Per Casa Peter si è voluto prolungare la vita naturale di antichi resti masserizi abbandonati a loro stessi.
Sono stati scongiurati i crolli delle murature ed il corpo di fabbrica è stato messo in sicurezza e consolidato, dandone una nuova funzione per quanto possibile.
Ruskin sosteneva che la rovina di un monumento fosse inesorabile, la fine di un edificio era sicura: nasceva viveva e moriva e la conservazione era solo un modo per ritardarne la sua morte.
La lotta contro l’eternità, secondo il critico, era una causa già persa, era un processo biologico come la sua nascita e la sua vita.
Il confronto con la modernità è chiaramente leggibile innanzi ad esso con la realizzazione di una abitazione dal carattere contemporaneo, ove la semplicità e l’innovazione sono esasperate.
La piscina si pone in mezzo ai due edifici per cercare di legare epoche diverse con il vissuto quotidiano.
Il querceto di sughero confina un’atmosfera di pace e tranquillità.